Cimitero Acattolico di Roma: Un Viaggio tra Storia, Arte e Mistero

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Tra i vicoli di Roma, nel quadrante sud della città, c’è un luogo unico e misterioso, che custodisce al suo interno molte storie affascinanti. Stiamo parlando del Cimitero Acattolico, un luogo ameno a pochi passi dalla stazione Ostiense, dalla Piramide Cestia e dal rione di Testaccio. Semi nascosto tra le ombre delle maestose Mura Aureliane, il Cimitero Acattolico attrae ogni anno migliaia di visitatori che desiderano ritagliarsi qualche minuto lontano dal caos urbano e dalla folla dei monumenti più visitati.

 

Storia e Posizione del Cimitero Acattolico

Il Cimitero Acattolico di Roma fu costruito nel 1716 fuori dal perimetro delle Mura Aureliane, per volere di papa Clemente XI. Le leggi ecclesiastiche vigenti in quel periodo proibivano la sepoltura dei non cattolici all’interno delle chiese o dentro terreni consacrati; fu per tale ragione che il papa concesse ad alcuni membri della famiglia Stuart, che si trovavano in Italia perché in esilio dall’Inghilterra, di essere sepolti in questo luogo. Questo cimitero divenne ben presto un rifugio per artisti, scrittori, stranieri, e persone di diverse fedi.

 

Le Personalità Sepolte nel Cimitero Acattolico

Una passeggiata tra le lapidi del Cimitero Acattolico è come fare un viaggio attraverso le epoche e le storie. Tra le personalità illustri sepolte qui si trova il poeta inglese John Keats, che trovò ispirazione e conforto a Roma, e Joseph Severn, il suo fedele amico. Inoltre, la tomba di Antonio Gramsci, filosofo e fondatore del Partito Comunista Italiano, testimonia l’influenza delle idee politiche anche oltre la morte. Nel Cimitero riposano anche i corpi di Gadda e Camilleri e dell’indimenticabile attore romano Gigi Proietti.

Oggi ben quattromila sono le lapidi monumentali presenti.

 

Il Giardino degli Stranieri

Il Cimitero Acattolico è spesso chiamato il “Giardino degli Stranieri”, marcando la diversità culturale e nazionale delle persone che riposano in questo luogo. A testimonianza di questo, i visitatori possono trovare lapidi scritte in diverse lingue, testimonianza delle molteplici identità e storie che si intrecciano in questo luogo unico.

 

Architettura e Sculture del Cimitero Acattolico

La bellezza malinconica del Cimitero Acattolico è evidente anche nella sua architettura. Tombe, cappelle e sculture offrono una prospettiva artistica che va oltre il semplice atto di commemorare i defunti. Tra le statue di pregio che è possibile apprezzare lungo il percorso colpisce il famoso “Angelo del Dolore”, tomba del celebre scultore William Wetmore Story, qui sepolto insieme alla moglie e al figlio. L’opera venne realizzata proprio dallo stesso artista poco prima di morire, in memoria della moglie defunta e raffigura un angelo piangente disteso sul sepolcro.

 

Visitare il Cimitero Acattolico: un’esperienza di riflessione

Per chi è alla ricerca di una pausa dalla frenesia della città, il Cimitero Acattolico offre un’esperienza di riflessione e contemplazione. Attraverso le sue vie ombrose e le lapidi silenziose, i visitatori possono connettersi con la storia, la cultura e la diversità che fanno di questo cimitero un luogo unico a Roma che invita alla riflessione sulla vita e sulla morte.

 

Photo credits: @Claudio_A_Dreamer on Tripadvisor

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