Gianicolo, il Balcone di Roma: Storia, Panorami e Attrazioni

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Storicamente sono sette i Colli di Roma, ma ce ne è un altro, da molti considerato l’ottavo, che spicca nella città per la sua maestosità e importanza: il Gianicolo, situato tra il Vaticano e i quartieri Trastevere e Monteverde.

È anche conosciuto come il balcone di Roma, poiché offre una delle più suggestive viste panoramiche sulla città: da un lato si ammirano i monumenti, cupole e palazzi di tutto il centro storico, dall’altro si viene catturati dalla Cupola di San Pietro, con il cielo che al tramonto si tinge di un arancione travolgente.

Ma non è solo la vista a catturare l’attenzione dei visitatori, è anche l’atmosfera carica di storia che permea l’aria, facendo rivivere antiche gesta e ricordi sepolti nel tempo. Dai monumenti equestri per Giuseppe e Anita Garibaldi, agli 84 busti di soldati garibaldini che costeggiano i viali, il Gianicolo non si limita a raccontare storie del passato, ma le rende vive e palpabili, invitando chiunque lo percorra a lasciarsi trasportare in un viaggio attraverso i secoli.

 

La Storia del Gianicolo: Dal Passato al Presente

Secondo la leggenda, il dio Giano fondò in questo luogo un centro abitato chiamato Ianiculum (da qui il nome moderno). Successivamente, il colle fu occupato e annesso al resto della città per opera del re Anco Marzio, nel VII secolo a.C., mentre Giulio Cesare, volendone sfruttare la posizione e le immense aree verdi circostanti, lo scelse come luogo in cui costruire i suoi Horti, sfarzosi giardini con fontane, statue e tempietti (dove oggi si trova Villa Sciarra).

Ma è soprattutto nei tempi più moderni che il Gianicolo diventa un vero protagonista della storia cittadina. Qui, infatti, nel 1849 Garibaldi con i suoi soldati difese la Repubblica Romana dal tentativo francese di conquistare la città, per ordine di papa Pio IX. Ed è proprio per questo che, dopo l’Unità d’Italia, vennero realizzate diverse opere che rendono questo luogo il memoriale del Risorgimento italiano: il Monumento ai caduti per la causa di Roma Italiana,  le statue equestri di Garibaldi e Anita e la serie di 84 busti garibaldini.

 

La Passeggiata del Gianicolo: Monumenti e Attrazioni Iconiche

Piazzale Garibaldi, con il suo suggestivo panorama, si trova in mezzo a quella che è definita la passeggiata del Gianicolo, che parte da Via Garibaldi, dove si trova il cancello d’ingresso, appena vicino alla Fontana dell’Acqua Paola (“il Fontanone romano”). Si accede così ad un grande viale alberato da platani, per la prima parte in salita, fino a Piazzale Garibaldi. Da lì inizia invece la discesa con i suoi famosi tornanti che portano sul Lungotevere.

Percorrendola, a piedi o in macchina, si passa davanti a numerosi monumenti e luoghi di interesse storico e artistico. Tra questi è da nominare un altro punto panoramico iconico, caratterizzato dal Muro della Costituzione, inaugurato dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia. Si tratta di pannelli di pietra artificiale, lunghi cinquanta metri, su cui sono incisi i sessantanove articoli della Costituzione Romana.

Proseguendo la passeggiata, si arriva ad un ulteriore monumento suggestivo, il Faro degli italiani d’Argentina. Si tratta di un’opera simbolica, realizzata dall’architetto Manfredo Manfredi nel 1911 e donata dalla comunità di italiani di Buenos Aires, in occasione del cinquantenario dell’Unità d’Italia come espressione del legame con la patria.

È a tutti gli effetti un faro, alto 20 metri e con una grande lanterna in vetro in cima che, in occasione di feste nazionali o ricorrenze speciali, illumina di luce verde, bianca e rossa la città.

Una curiosità su questo tratto della passeggiata riguarda la balconata che affaccia sullo storico carcere di Regina Coeli; si dice che da qui i familiari dei detenuti scambiavano messaggi con i propri cari gridando ad alta voce!

Alla fine del tratto rettilineo della passeggiata, si arriva all’Anfiteatro Quercia del Tasso, inizialmente adibito a teatro estivo, con la sua gradinata in cotto, ma ormai oggi caduto in disuso perché non più in condizioni sicure. Prende il nome in onore di Torquato Tasso, il quale amava passeggiare lungo il Gianicolo e fermarsi all’ombra della famosa quercia (ormai distrutta) a riflettere sulle sue sventure.

 

Una storica tradizione: lo sparo del cannone

Il mezzogiorno romano è unico e ormai iconico. C’è chi lo riconosce dalle campane, chi semplicemente guardando il proprio orologio o chi non ci fa neanche caso, ma se ci si trova nei pressi del Gianicolo, lo scoccare dell’ora non può passare inosservato poiché viene annunciato con un colpo di cannone.

È una tradizione istituita da papa Pio IX nel 1847, per avere un “orario ufficiale” noto a tutti. Inizialmente il cannone era posizionato a Castel Sant’Angelo, poi venne spostato a Monte Mario e, infine, dal 1904 si trova qui al Gianicolo, appena sotto il Belvedere.

 

Il Teatro di Pulcinella: Un’Esperienza Unica sul Gianicolo

Adulti o bambini, se si passa per il Gianicolo nel fine settimana in tarda mattinata, si verrà catturati dallo storico teatro di Pulcinella. Una piccola casetta verde, sempre la stessa dal 1959, che tra le 10:30 e le 13 apre la sua finestrella e regala scene della vita e delle comiche gesta di Pulcinella, personaggio iconico della commedia dell’arte.

 

Conclusioni

Se state passeggiando nei dintorni di Trastevere, tra una colazione, un aperitivo e un pranzo, una visita – anche se in salita – in questo luogo così ricco di fascino è d’obbligo. Il Gianicolo è decisamente tra le mete che non possono mancare nel vostro soggiorno romano.

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